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Dono e abbondanza (2/7/2023) - Perseo 3

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  Dell’esperienza al festival Goa, del nostro vissuto alla grande festa per il solstizio d’estate, scriverò in seguito. Basti per ora sapere che non citerò il nome del monte dove il festival si è svolto poiché non riteniamo opportuno, in questo caso, associare la sincerità del racconto a un luogo geografico determinato. Dirò anche, e basterà per ora, che il nostro contatto , il ragazzo che ci aveva invitato dipingendo il festival come un luogo di convivenza delle più differenti tendenze e scelte di vita, un luogo di coesistenza e armonia tra famiglie con bambini e appassionati di musica elettronica, beh … è stato arrestato pochi giorni prima del solstizio d’estate. Basti sapere dunque, per seguirci in questo terzo episodio del viaggio di Perseo, che comincerò a raccontare da un punto nel tempo che si colloca poco oltre il solstizio d’estate e che è, quel momento, un momento per noi di fuga, di stanchezza, di calura e febbre, un momento in cui (ci vedete?) stiamo arrampicando lentamen

Il mondo nuovo (20/6/2023)– Perseo 2

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  È un mondo nuovo, davvero. Quando qualcuno si avvicina al banchetto, non è mai solo. Ha sempre con sé tutte le opinioni che vuole trovare. Le porta in tasca, qualche volta in mano. È impressionante, lo è per noi almeno, vedere come il terminale, il dispositivo, viene estratto dalla tasca rapidamente, con naturalezza - sembra quasi una parte anatomica, un pezzo del corpo - e poi consultato. E dunque quando presenti Librinviaggio, capita persino che quelli con cui parli si assentino per verificare quel che dici. Si assentano rimanendoti davanti – è proprio un mondo nuovo! E dunque sei lì, che parli, mentre i tuoi interlocutori confrontano le parole che stai pronunciando con quel che hai scritto sul blog. E gli autori e i loro libri vengono commentati in tempo reale, senza possibilità di patteggiamento: è un processo per direttissima che ci coinvolge. Ovviamente si commentano i libri senza averli letti, si commenta il fatto stesso che siano stati scritti, si commentano direttamente gl

Vertical Park - Noi psicogeografi 4

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  A Bocca di Valle, in località Piana delle mele, è da qualche anno attivo il Vertical Park - ossia "come strappare qualche soldo ai turisti avendo solamente a disposizione dei pini e non potendo del resto far pagare la bellezza se non mettendoci quattro mura intorno" Dunque, qui dove tutto è proibito fare - se non pagare - sulle panche e sotto i pini che sono lì dai tempi in cui io ero bimbo - quando nulla era proibito fare... ... sul sentiero che da una delle strutture di cui si è riempito il mondo - direi in maniera un tantino abusiva - ... ...conduce a un noto ristorante...  ...contando sui pochi villeggianti già presenti e su quelli che verranno, e che immancabilmente dopo le arrampicate si andranno a fare un panino dal Poeta ... ...noi ci appostiamo ... (Questo, come i prossimi post, viene pubblicato in ritardo. Eravamo a Bocca di Valle, ovviamente, prima che a Serra o Giulianova. Ve ne potete facilmente rendere conto consultando una cartina. Ci scusiamo della poca risp

Agli amanti del cambiamento (18/6/2023) – Perseo 1

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  Ebbene sì, signori: il mondo, negli ultimi 20 anni, è tanto, tanto ma tanto cambiato. E noi psicogeografi siamo cambiati insieme a lui. Se vi sembro un bacucco stupito di tanta ovvietà – come potrebbe qualcosa come il mondo non cambiare in 20 anni? – avreste dovuto sentire il tono di un mio cugino, nel marzo del ’20, quando, da me interpellato durante un giro di telefonate che dal mio rifugio feci in occasione del primo lockdown, commentò l'estensione di una Zona Rossa a tutta una nazione esclamando “Incredibile!”, probabilmente mentre gli cadeva la mascella di cattedratico – ha una cattedra di Fisica teorica da qualche parte nel mondo. E non pago, drammatizzando il tono già basito e anche un po’ terrorizzato, chiuse la bocca per aggiungere un didascalico “Il mondo è cambiato ancora!” a supporto dell’esordio scontato e infelice. Bene, oggi, dopo 2 settimane di viaggio, ve lo posso confermare: il mondo è cambiato. Ma non credete a chi vi dice che il cambiamento epocale, qui i

Borghi abbandonati - Noi psicogeografi 3

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  Avete presente il mito dei "borghi abbandonati"? Bene: è solo un mito. Non ci sono borghi abbandonati. Ci sono posti disabitati che qualcuno continua a sfruttare in qualche maniera.    Qui, come potete leggere comodamente nella foto, siamo a Serra, frazione di Rocca Santa Maria. Rimarreste sorpresi nel constatare quante persone ci vengono a lavorare e quanti turisti si affacciano per scattare qualche foto e poi scappare via.   In quanto a miti, malgrado risulti scarsamente abbandonata, Serra se la passa benone. La strada che attraversa il paese è orientata precisamente sull’asse Nord-Sud e mira esattamente sull’ormai dissolto ghiacciaio del Calderone, sul Gran Sasso d’Italia.   Narra un mito tardo antico, che la dea Maja viaggiò in cerca delle erbe medicinali per curare il suo figliolo, il gigante Hermes. E che quando questi morì, lo adagiò lì dove adesso, da Serra, noi lo vediamo, mutato in montagna.   E noi dove ci mettiamo? All’inizio del paese?   Sul

Popolarissimi - Noi psicogeografi 2

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  Ed eccoci, ormai due giorni fa, a Giulianova... ...nel popolarissimo quartiere dell'Annunziata... ...dove associazioni di quartiere... ...e amici meno strutturati... ...operano e vivono all'interno del grande parco (dell'Annunziata, appunto) non tanto per la riqualificazione del quartiere, quanto piuttosto "per la dignità di tutti, reclamando rispetto". Segnaliamo qui la curiosa scelta del Comune che ha optato per tracciare, sul lungomare, una ciclabile che si frappone tra la spiaggia e la pedonale. Se capitate da queste parti, e andate a prendere un gelato in un lido, prima di uscire fermatevi sull'uscio e guardate bene a destra e a sinistra. Sfrecciano ciclisti! Per concludere, ecco il baco montato all'interno del parco dell'Annunziata, nell'omonimo quartiere popolare. Quanto sarà, la nostra scelta... popolare? PS Si va verso Montecarotto. Tra sei giorni primo grande appuntamento di questa nostra, per ora umidina, stagione.

Primo (breve) raggio di sole - Noi psicogeografi

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Era destino: di pioggia in pioggia siamo scesi dal monte. Lascio all'altra rubrica (Perseo) il racconto di quelle piogge e di quei monti. E torno al destino.  Esatto: è lo stesso posto dove un anno fa pensammo a Librinviaggio e scattammo le foto che sono la copertina della pagina fb. Alcune bellezze del luogo: Ingresso in Riserva: Tra (ampio) parcheggio e sentiero principale: "e infine, noi" (cit. "La luce dell'est", forse ispirata dall'alba da poco trascorsa) Lì andrà benissimo. sì sì, è perfetto: Sicuro? Guarda meglio: Andrà bene così? (due ore dopo) No, meglio così:   (cartellone ideato e realizzato da Andre e Anto, quasi 6 anni a testa) ...poi abbiamo finito la batteria della macchinetta fotografica, si è annuvolato il cielo e invece dei surfisti e delle scolaresche è arrivato un bel temporale. Ma un libro lo abbiamo venduto. A un neozelandese.